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Viaggio trasversale in una terra misconosciuta

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Arte

“Come una volta …Il Natale nel cuore antico di Catanzaro”, un’iniziativa per rivivere i valori e le atmosfere della tradizione

Sarà un Natale di certo particolare, quello alle porte e con l’auspicio che presto supereremo questo difficile momento, l’associazione CulturAttiva, con la collaborazione del cantastorie Andrea Bressi e dello staff di Le Slurperie Bistrot, vuole riscoprire le atmosfere ed i valori più autentici di questa festività, mediante l’iniziativa “Come una volta …Il Natale nel cuore antico di Catanzaro”, prevista per domenica 13 dicembre, che vuole ripercorrere alcune delle tappe fondamentali del Natale tradizionale catanzarese di mezzo secolo fa, riscoprendo un’identità collettiva fatta non solo della storia più antica legata alle origini dei luoghi parte dell’itinerario, ma anche di tradizioni molto sentite nel passato recente.

L’itinerario scelto ripercorre le orme degli antichi “pasturari”, ovvero i  venditori di pastorelli di terracotta. Una tradizione che caratterizzava il Natale fino a circa mezzo secolo fa e vedeva emergere la creatività e la maestria di numerosi artigiani che per l’occasione realizzavano i caratteristici pastorelli da porre all’interno del presepe e li vendevano, allestendo per l’occasione delle bancarelle in determinati punti del centro storico cittadino.

Assieme alle sonorità tipiche del periodo tra le quali emergeva con forza quella della zampogna; ai sapori e i culti religiosi, il Natale di una volta assumeva i colori di una tradizione a tratti dimenticata, ma che è appartenuta alla collettività e ad essa va restituita come ideale patrimonio da custodire, come ulteriore elemento identificativo di una storia che va promossa e valorizzata.

Per la realizzazione dell’iniziativa, che si svolgerà nel pieno rispetto di tutte le normative anti contagio da Covid19, l’associazione CulturAttiva vede la collaborazione del cantastorie Andrea Bressi, che curerà la parte dedicata ai suoni, canti e proverbi della tradizione catanzarese e dello staff di Le Slurperie Bistrot che offrirà un aperitivo a base di crespelle e  vino, da consumare “alla giusta distanza” e secondo le normative in vigore.

L’iniziativa è a numero chiuso, perciò è obbligatoria la prenotazione, chiamando il numero 339 6574421.

È obbligatorio l’uso della mascherina, il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1,5 metri e la periodica igienizzazione delle mani.

ITINERARIO 

ORE 10.00: Ritrovo davanti alla statua del Cavatore eaccoglienza

ORE 10.30: Inizio tour con la partecipazione del cantastorie Andrea Bressi

ORE 10.35: Largo prigioni

ORE 11.10: Chiesa dell’ Immacolata /Palazzo Morano

ORE 11.35: Antico quartiere Giudecca

ORE 11.45: Palazzo Fazzari (esterno) / Targa commemorativa George Gissing 

ORE 11.55: Chiesa del Rosario(con statua S. Lucia)

ORE 12.10:  Tappa a Le Slurperie Bistrot  per vino e crespelle

ORE 12.20: Chiesa San Rocco conclusione tour e saluti

Tour esperienziale “Squillace, le sue ceramiche, la sua storia”

L’associazione CulturAttiva prosegue il suo percorso di promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio calabrese con la proposta di un tour esperienziale alla scoperta di un grande centro di cultura, arte, spiritualità: il borgo di Squillace.

Il tour, che si svolgerà domenica 13 settembre, partirà da piazza Duomo, dall’imponente Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, per poi proseguire alla scoperta dell’antico borgo, in cui tangibili sono i segni delle passate dominazioni che si susseguirono alla guida della cittadina la quale, sul finire del XV secolo fu eretta a principato, passando sotto l’egemonia della potente casata dei Borgia. Antiche chiese, monasteri, palazzi e portali, abbelliti da stemmi nobiliari testimoniano questi passaggi storici, insieme all’imponente castello edificato dai normanni nel 1044 e poi rimaneggiato nei secoli seguenti.

Non può mancare la visita ad una delle botteghe dei maestri ceramisti di Squillace, che da millenni praticano l’arte della ceramica, dando vita a splendide creazioni che hanno ottenuto il marchio DOC. Accolti nell’atelier della ceramica Decò Art, l’artista Tina Gallo ci farà vedere dal vivo la tecnica del graffito che affonda le sue radici nella cultura bizantina.

Il borgo di Squillace è un luogo molto suggestivo e si presta anche a fare da cornice ad alcuni “momenti a sorpresa” caratterizzati dal coinvolgimento dei partecipanti nell’ambito di piccoli spazi motivazionali ispirati al recupero delle proprie radici e svolti secondo le tecniche dello yoga della risata, che saranno curati dalla Cooperativa “L’isola che non c’è”, partner dell’evento insieme all’associazione Terre Ioniche.

L’iniziativa si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.    

PROGRAMMA – DOMENICA 13 SETTEMBRE

ORE 10.00: Incontro nel piazzale antistante la cattedrale

ORE 10.15: Inizio tour esperienziale

ORE 11.30: Visita all’atelier Deco’ art accolti dall’artista Concetta Gallo

ORE 12.10: Visita al Castello

ORE 13.00: Saluti finali con “momento sorpresa”

COSTO: 13 euro

PER INFO E PRENOTAZIONI: 339 6574421 *Possibilità di pranzo a prezzo agevolato presso ristorante convenzionato

“Solo per colpa di essere nati”, Catanzaro da antica città dell’accoglienza a cuore pulsante di profonda riflessione

Nella giornata della Shoah, la città di Catanzaro si apre ad un profondo momento di riflessione su una delle pagine più vergognose, complesse e dolorose della storia dell’umanità e lo fa proponendo un grande evento espositivo dal titolo “Solo per colpa di essere nati”.

La mostra, il cui titolo è scaturito dalle parole della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento di Aushwitz e testimonial dell’evento, è ospitata nel Complesso monumentale del San Giovanni ed è stata promossa dalla 4culture Srls, ideata dalla E-bag Srl e sostenuta dalla Regione Calabria. L’iniziativa, inoltre, ha ottenuto il patrocinio della Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), della Fondazione Museo della Shoah di Roma, dell’assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria e la partnership con la Soprintendenza speciale archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma.  

Per l’inaugurazione è stata scelta la data del 27 gennaio, in cui si celebra la Giornata della Memoria e anche quella della chiusura dell’evento, il 25 aprile, è altamente significativa. Alla conferenza di presentazione hanno preso parte: Salvatore Bullotta, per conto della Regione Calabria – Assessorato alla Cultura; Ivan Cardamone, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro; Simona Cristofaro di 4Culture; Andrea Perrotta della E-bag e  la dottoressa Maria Marino, che ha portato i saluti istituzionali per conto dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ha moderato l’incontro il giornalista Domenico Iozzo.

La mostra, curata da Francesca Barbi Marinetti, nipote del celebre fondatore del movimento futurista, si compone di 28 opere dell’artista italoamericano Frank Denota ed è arricchita da contenuti multimediali e storico – scientifici,  questi ultimi curati da Daniel Fishman, direttore del bollettino Comunità Ebraica di Milano.

Oltre al cuore pulsante, che comprende anche un approfondimento dedicato al campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, nel cosentino, l’evento comprende una serie di eventi collaterali che si focalizzano sulla storia locale: “34/TEMPODI GUERRA/44. Gli eventi bellici e la città di Catanzaro”, una mostra di antichi documenti curata dall’arch. Oreste Sergi ed ospitata all’interno dell’archivio storico comunale e “Peter Eisler-Era solo un bambino”, la mostra fotografica allestita all’interno del Museo Archeologico e Numismatico Provinciale di Catanzaro e firmata da Saverio Russo.

Un evento dunque volto a mantenere viva la memoria di un orrore che si perpetrò anche ai danni di bambini innocenti, un particolare molto caro all’artista che dedica molto spazio ai piccoli ebrei vittime del delirio nazista. L’arte come potente mezzo di denuncia e risveglio delle coscienze, con un linguaggio, quello della street-art e della multimedialità, che mira a raggiungere le menti e i cuori dei più giovani.

Proprio in occasione di questo evento, che apre una finestra sulle persecuzioni rivolte al popolo ebraico, è giusto sottolineare uno dei valori che da sempre anima la città di Catanzaro, che è quello dell’accoglienza. Tante le etnie che popolavano la città e tra queste gli ebrei, stanziatisi volontariamente in quella parte della città, oggi corrispondente all’area che, su Corso Mazzini, si estende all’altezza dello storico Caffè Imperiale e che prese il nome di Giudecca, la quale ancora oggi, con i suoi vicoli strettissimi ci ricorda la loro presenza, sia come abitanti del luogo che come lavoratori. Nelle loro botteghe ricche di mercanzie, spiccavano quei pregiati drappi di seta che essi impararono a confezionare con eccezionale perizia, divenendo gli unici a donare loro il colore derivante dall’indaco.

Notevole fu l’impulso che gli ebrei, giunti in città nel lontano 1073, diedero alle attività artigianali con la loro grande capacità organizzativa ed imprenditoriale. A loro si deve il perfezionamento della Nobile Arte della Seta, attività che era alla base del benessere economico della città.

Una città che lasciava loro la libertà di muoversi all’esterno della Giudecca (la città di Catanzaro, insieme a quella di Ferrara si distinse in Italia per questa caratteristica, come ricorda lo storico Mario Saccà) e che cercava di proteggerli dalle leggi reali, come nel caso della richiesta di dispensarli dai provvedimenti contro l’usura nel XV secolo.  

Oggi, insieme alla riflessione sugli orrori e le persecuzioni basate su qualsiasi diseguaglianza, ricordiamo con orgoglio le nostre radici ed opponiamoci con forza a qualsiasi barlume di pregiudizio, affinché ciò che è stato non possa mai più ripetersi.

Angela Rubino

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