Non la solita manifestazione, ma una giornata di vera e propria simbiosi con il territorio e tutto quello che esso può offrire in termini di natura e di splendidi scorci paesaggistici e poi con un’anima che silenziosa racconta una lunga storia, la nostra. Parliamo della terza edizione di “Ambientiamoci”, svolta il 13 dicembre a Mendicino (Cs); un evento ideato dal blog ereticamente.it, sponsorizzato dal parco eco-esperienziale “Orme nel Parco” e organizzato da un gruppo di associazioni di Mendicino, capitanate da “Erba netta” nelle persone di Francesco La Carbonara e Lucia Parise.
Giunta alla sua terza edizione, “Ambientiamoci” è una mobilitazione dai tratti unici perché intende puntare i riflettori sulle risorse della nostra regione che rischiano di scomparire per vari motivi, ma lo fa mediante la presa di coscienza del loro inestimabile valore, prima di tutto e poi con il fare concreto di coloro che si impegnano in prima persona per cercare si salvarle. Quindi, come spiega Massimilano Capalbo co-fondatore di Orme nel Parco e ideatore del blog “ereticamente.it” «non si tratta di una manifestazione contro qualcuno che si ritiene sia colpevole dell’abbandono in cui versano i nostri tesori, ma un modo per assumersi la responsabilità della situazione, iniziando concretamente a prendersi cura delle preziose risorse del nostro territorio, dalle quali può partire la nostra rinascita».
All’edizione 2015 di “Ambientiamoci” hanno aderito oltre 40 tra enti ed associazioni e anche il Comune di Mendicino ha dato il suo sostegno. Il tesoro da salvare, questa volta era la Grotta delle Palazze, una cavità artificiale posta all’interno di un’area archeologica, resa unica dalla presenza di un affresco del 1500 che ritrae probabilmente il borgo di Mendicino. Secondo l’esperto di storia locale Domenico Canino, il dipinto fu commissionato da un nobile del luogo e probabilmente rappresenta una delle più antiche vedute di paesaggio italiano.
L’area su cui si trova la grotta possiede un fascino magnetico ed proprio qui che i partecipanti all’iniziativa hanno trascorso l’intera mattinata, che si è aperta con un’introduzione a cura degli organizzatori, per poi proseguire con una mostra fotografica e l’attesa visita della grotta. La piccola caverna, con il suo prezioso affresco, non mancano di destare sentimenti contrastanti di meraviglia, per la propria bellezza e indignazione, per l’incuria in cui giacciono, minacciati dalle infiltrazioni d‘acqua che rischiano da farli sparire per sempre.
Nel magnifico e a tratti magico bosco di querce intorno alla grotta, si è svolta la suggestiva performance teatrale dell’attore Enzo de Liguoro e della compagnia Soleluna, che hanno regalato ai presenti attimi di evasione e un viaggio nei meandri di uno straordinario processo di contaminazione tra arte e natura dai tratti unici.
Lo spettacolo è stato introdotto da una simpatica performance, curata da “I Giardini di Eva”, di Nadia Gambilongo, che metteva in scena una spirale di luce, con tanto di ghirlande e fiaccole color argento, per rendere omaggio al giorno di Santa Lucia. Sempre la stessa associazione ha curato anche l’iniziativa i “Pensieri di carta”, con gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Mendicino, che hanno adornato le querce con i loro pensieri sulla natura, scritti su fogli di carta di varie forme.
La prima fase della giornata si è arricchita anche per la presenza del geologo Carmine Nigro, che ha fornito una dimostrazione dell’attività di Geo Radar nell’area sottoposta a vincolo archeologico.
Un pranzo al sacco, all’insegna della condivisione e poi, nel pomeriggio, i partecipanti hanno potuto vivere nuove emozioni, questa volta grazie ai tesori storici, architettonici ed enogastronomici di Mendicino.
Grazie alla guida sapiente di Francesco la Carbonara, il piccolo borgo si è mostrato in tutto il suo magico incanto. Piazza Duomo, il rione Castello, lo splendido Palazzo Campagna e la suggestiva Filanda Fiore Gaudio, sono state le tappe del trekking urbano che ha completato la giornata insieme alla degustazione della “Cuccìa”, una zuppa di cereali e legumi, tipica di Mendicino, da consumare nel giorno di Santa Lucia, santa alla quale la comunità è molto devota.
Tutta la giornata è stata filmata dalla Tanto di Cappello Production di Maurizio Albanese, che curerà la realizzazione di un documentario da utilizzare per la promozione della raccolta fondi per il restauro della Grotta delle Palazze.
Questa è Calabria: natura che fa sognare, scorci paesaggistici mozzafiato, condivisione di cibi legati alla tradizione. Verrebbe da dire che i tesori non sono solo quelli che luccicano, ma anche tutte quelle cose che diamo per scontate e quanto ci sbagliamo a considerarle tali!
Angela Rubino
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